I bambini della classe 3^ B della nostra Scuola Primaria hanno invitato Don Valentino, parroco di Sturla, per ascoltare dalla sua voce quello che si sta ancora vivendo e quello che si sta facendo a Genova dopo il crollo del Ponte Morandi del 14 agosto scorso.
Ma l’invito aveva anche un altro scopo.
I bambini della classe, da settembre a oggi, tutti i venerdì hanno scelto di fare una “merenda povera” e raccogliendo i soldi da consegnare a Don Valentino in occasione della sua visita.
Questo è quello che ha scritto Don Valentino la sera stessa sul suo profilo Facebook:
Questa è una classe di terza elementare di Seregno (Monza). Mi hanno chiamato per andarli a trovare. Avevano bisogno di sapere come sta Genova, cosa era “accaduto davvero”. Come stavano gli sfollati. Come era stato quel 14 agosto. Hanno fatto più di 50 domande. Alcune semplici. Altre curiose, come sono curiosi i bambini. Altre, invece, molto complicate, tipiche di quando un bambino ha bisogno di certezze, di sapere le cose. Altre ancora profondissime (“perché Dio ha permesso che accadesse questo?”).
Una classe di cuori che hanno ascoltato in silenzio e hanno interagito per quasi due ore ininterrottamente. Cuori piccoli ma che chiedevano soltanto di sapere. E di fare qualcosa. Qualcosa di concreto per qualcuno. Bambini che hanno già fatto qualcosa, e che ora faranno ancora di più.
Genova deve sapere che questi cuori hanno trepidato, sofferto. Genova deve sapere che questa ferita l’hanno sentita e la sentono anche questi piccoli.
Li ho salutati dicendo loro: tornerò presto a trovarvi, appena la Direttrice e la Maestra mi richiamano.
Ma soprattutto ho detto loro: Genova vi ringrazia, Genova vi vuole bene.
Loro hanno sorriso e mi hanno abbracciato. Ma abbracciando me, abbracciavano una Città intera.